Introduzione: Oltre il Dovere Civico
Parlare di disabilità e di discriminazione in generale, e nella pubblica amministrazione in particolare, al di là del dovere civico cui ogni cittadano sarebbe vincolato, è un processo che va necessariamente inscritto in una cornice più ampia legata tanto all'Etica, in senso esteso, quanto alla scienza e nello specifico alle Neuroscienze.
Etica, che funga da base critica, logica, per i ragionamenti che andranno a seguire, e scienza con le evidenze emergenti. Evidenze spesso oscurate di fronte alla comprensibile reazione emotiva che questi fenomeni generano, cui segue una presa di posizione e decisioni che, seguendo un diktat morale, non solo non risolvono ma peggiorano il fenomeno inscrivendolo in forme di profezie che si autodeterminano.
Distinzione Fondamentale: Etica vs Morale
Etica: Ragionamento logico che, in assoluto, ci aiuti nel difficile tentativo di cercare di determinare la differenza fra ciò che giusto e ciò che è sbagliato.
Morale: Relativa al modello del mondo (paradigma), della cultura, nel luogo e nel tempo, cui si fa riferimento. È influenzata dalla coincidenza che ogni essere umano ha rispetto al proprio modello del mondo.
L'approccio all'argomento che seguirà, per quanto preliminare, sarà pertanto tanto controintuitivo quanto pragmatico. Cominciamo definendo, per quanto in maniera semplificata, a grandi linee, una differenza che risulterà fondamentale.
Ciò che era la morale condivisa da tutti in Italia negli anni 50 e, in altri posti del mondo negli anni 2000, potrebbero coincidere, cionondimeno potrebbero essere, oppure non essere, Etici. La morale è influenzata dalla coincidenza che ogni essere umano ha rispetto al proprio modello del mondo.
L'Etica in tal senso è "transpersonale"
La morale, in tal senso, può permettersi il lusso di disquisire sui grandi princìpi, senza determinarne a monte dei criteri che gli diano una gerarchia, escludendo dal computo le evidenze di ciò che è, perché si fonda in buona parte sul comune sentire, mentre l'Etica, in questo, è rigorosa.
L'essere umano, in termini strettamente prosaici, è considerato un essere razionale. Questa affermazione, messa sotto la lente del progresso delle Neuroscienze, non solo non corrisponde al vero, ma è quantomeno fuorviante e foriera di errori di valutazione che spesso ci portano a complicare situazioni semplici.
Evoluzione del Contesto Normativo 2024
Per poter sviluppare il nostro ragionamento è fondamentale costruirne delle fondamenta solide basate sull'evoluzione normativa più recente. Prima di procedere nell'analisi scientifica è necessario che analizziamo le recenti evoluzioni e le novità del contesto normativo (anno 2024) in merito alla disabilità e alle discriminazioni.
DECRETO LEGISLATIVO n. 20 del 5 febbraio 2024
Istituisce l'Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, in attuazione della delega conferita al Governo. (24G00034)
Entrata in vigore: 20 marzo 2024
Inizio attività: 1° gennaio 2025
DECRETO LEGISLATIVO n. 62 del 3 maggio 2024
Definizione della condizione di disabilità, della valutazione di base, di accomodamento ragionevole, della valutazione multidimensionale per l'elaborazione e attuazione del progetto di vita individuale personalizzato e partecipato. (24G00079)
Entrata in vigore: 30 giugno 2024
Le norme di cui sopra si inscrivono all'interno della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall'Italia in data 13 dicembre 2006.
Queste norme prevedono, oltre all'istituzione dell'Autorità Garante, e all'ovvietà legale del divieto di praticare la discriminazione, una serie di strumenti attivi come l'imposizione di adottare "accomodamenti ragionevoli" cui la persona disabile può accedere, tramite istanza scritta, e cui il datore di lavoro o il responsabile non può sottrarsi.
Gli accomodamenti ragionevoli, già presenti nel quadro normativo con il d.lgs n. 62/2024 sono stati estesi, oltre che all'ambiente lavorativo, in tutti gli ambienti concernenti la vita della persona con disabilità: pubblica amministrazione, dei concessionari di pubblici servizi e anche dei soggetti privati.
Questa evoluzione è importante perché identifica e definisce, non solo il quadro normativo in senso stretto, ma anche l'attuale livello di sensibilità rispetto al tema e il grado di sensibilizzazione attesa nel contesto di vita di tutti (persone con o senza disabilità).
Premesse Scientifiche: La Natura Emotiva dell'Uomo
La discriminazione, per quanto nel presente documento sia circoscritta alla questione della disabilità, è e va intesa normally come un fenomeno sociale cui si dà una lettura di ordine morale. Ciò che andremo a dimostrare, per fortuna e purtroppo, è che questo abbaglio impedisce la corretta osservazione del fenomeno e di conseguenza, al di là delle azioni compiute, impedisce altresì la corretta modalità in cui queste devono e possono essere realizzate.
La discriminazione come fenomeno sociale infatti è l'effetto collaterale, il sintomo, di una causa differente dall'aderire alla morale che determina ciò che si fa o non si fa.
Iniziamo la disanima riprendendo il concetto espresso sopra circa la natura dell'uomo come essere emotivo che ha imparato a pensare e non come essere razionale con delle emozioni.
Il nostro processo di relazione con il mondo è infatti mediato dalle emozioni cui la razionalità, quando presente, si affianca. Questo permette al nostro cervello, o alla nostra mente che dir si voglia, di strutturare da un lato un modello di comprensione del mondo e dell'esperienza e, dall'altro, funge da strumento previsionale, principalmente dei pericoli e secondariamente dei benefici.
Semplificando il più possibile, ed evitando semplicismi, a monte delle emozioni che codificano il sentire di ognuno di noi rispetto all'esperienza vi è l'istinto di sopravvivenza. Quest'ultimo processa le informazioni di minaccia, reale o presunta, e predispone una reazione al pericolo (attacco/fuga/inibizione all'azione).
Neuroscienze e Processo Decisionale
Per comprendere meglio quanto è vasta la tana del bianconiglio ci appoggeremo ad alcuni studi significativi che, con luci ed ombre, hanno aperto il vaso di pandora che fa crollare il ponte, pieno di buone intenzioni, che lastrica le vie dell'inferno.
Studio di Benjamin Libet (anni '80)
Il suo studio mise in evidenza che l'attività cerebrale associata alla preparazione di un'azione iniziava quasi 500 millisecondi prima che una persona fosse consapevole della sua intenzione di muoversi. La consapevolezza di quella decisione arrivava circa 200 millisecondi dopo l'inizio dell'attività cerebrale preparatoria.
Implicazione: Questo implica una attività inconscia e/o subcosciente di cui la coscienza viene informata solo dopo.
Il secondo aspetto interessante è quello che ci racconta cosa accade dopo che la decisione viene presa e dopo che l'abbiamo compiuta, ovvero che la razionalizziamo post hoc.
Dissonanze Cognitive e Bias
Cosa è una razionalizzazione post hoc? È una sorta di dissonanza cognitiva tale per cui la razionalizzazione delle nostre azioni avviene solamente poco dopo che le abbiamo compiute, al pari de "la volpe e l'uva" e del Bias del pistolero texano.
Definizioni Chiave
Dissonanza cognitiva: Il disagio mentale che si prova quando si hanno due o più credenze, idee o valori contraddittori.
Euristiche cognitive: La scorciatoia mentale che le persone usano per prendere decisioni rapide e intuitive.
Bias Cognitivi: Euristiche che contengono un errore cognitivo sistematico che si comporta come una sorta di illusione ottica.
Bias del pistolero texano: Si creano schemi significativi dopo che i fatti sono avvenuti, come il pistolero che spara a caso e poi disegna bersagli attorno ai fori.
Discriminazione e Dinamiche Sociali
Quando parliamo di discriminazione parliamo di un effetto la cui causa va ricercata nel rapporto che gli esseri umani hanno con il diverso, o meglio con chi è percepito estraneo (outgroup) rispetto al proprio gruppo di appartenenza (ingroup).
Questa causa ha dimora in luogo differente dalla morale e dalle questioni di principio. La sua sede naturale è l'istinto di sopravvivenza e le strutture biologiche che ne permettono l'emergenza fenomenica, ovvero in quella parte animale di noi che l'etologia e l'etica ci suggerirebbero saggiamente di considerare in fase di analisi di un fenomeno.
Reazioni Neurologiche al "Diverso"
Cosa accade infatti quando un essere umano incontra "il diverso"? Semplificando, per l'istinto di sopravvivenza il "diverso" viene percepito automaticamente e inconsciamente come un pericolo, l'emozione che emerge, in questo caso, non è direttamente collegata a rabbia o inibizione all'azione ma è una derivata della paura.
Ciò che accade, nello specifico, è che si ha una attivazione dell'amigdala e si genera una emozione specifica, il disgusto, cui segue la diffidenza che funge da pregiudizio supportata da diversi bias cognitivi.
Aree Cerebrali Coinvolte
Amigdala: Processa le minacce e genera risposte emotive immediate
FFA (Area Fusiforme Facciale): Riconoscimento e categorizzazione dei volti
ACC (Corteccia Cingolata Anteriore): Monitoraggio dei conflitti e controllo cognitivo
DLPFC (Corteccia Dorsolaterale Prefrontale): Controllo esecutivo e regolazione emotiva
Formazione dei Gruppi Sociali
Un elemento importante da considerare è il modo naturale con cui la parte "sociale" dell'uomo crea legami e reti sociali. Siamo animali sociali, sì, ma con dei se, con dei ma e con dei limiti.
Siamo animali sociali, viviamo all'interno di gruppi che vanno a formare delle reti sociali. Reti in cui il tipo di legame può essere:
- Stretto: Amici stretti e parenti - 11/12 persone
- Intermedio: Tutti gli amici che non consideriamo stretti - max 150 persone
- Debole: Persone che conosciamo ma che ci sono poco meno che indifferenti - max 500 persone
I motivi della formazione dei gruppi sono strettamente legati alla sopravvivenza, considerato che questi garantiscono il livello di massima sicurezza conosciuta in natura e ottemperano allo stesso tempo alla soddisfazione dell'intera gamma dei bisogni umani.
In breve, i gruppi si formano o alla base (famiglia) o quando nella relazione emergono convergenze nel modello del mondo fra le persone (idee, ideali, esperienze).
Categorizzazione Sociale Automatica
La nostra mente processa il contesto considerando nel modello i gruppi di appartenenza come riferimento del giusto e dello sbagliato a priori. Questo ci dà, attraverso delle scorciatoie cognitive e Bias, la percezione a priori, quindi "pre-giudizio", di quale automaticamente è il lato giusto della storia garantendo non solo i bisogni ma anche un notevole risparmio di energie.
Il processo che avviene è quello di una "categorizzazione sociale", automatica e inconscia, che determina una percezione distorta (Bias) fra chi è ingroup e chi è outgroup. Questa categorizzazione, viziata pregiudizialmente a monte, anche in assenza di fenomeni conclamati di discriminazione, investe in pieno i nostri processi di analisi e decisione.
Questa forma di distorsione si traduce in comportamenti inconsci che, per quanto non necessariamente discriminanti, hanno comunque due pesi e due misure nella valutazione delle ricompense e penalità fra gli ingroup e gli outgroup e giungono a forme di deumanizzazione dell'outgroup.
Economia Comportamentale e Architettura delle Scelte
L'approccio, su base scientifica, che andremo a proporre, in realtà è ben noto negli ambienti legati al commercio e all'economia e meno all'interno degli ambienti istituzionali. Premesso che, nei casi citati, l'approccio non sempre è etico; il neuromarketing, ad esempio, attinge alle evidenze delle neuroscienze per orientare scelte, comportamenti abitudini, senso di appartenenza.
Ovvero, attinge da quegli studi che comprendono cosa porta in modo naturale, non indotto, una persona a comportarsi in un dato modo in chiesa e in un altro al bar, a fare la scelta A piuttosto che la B, ad accogliere o rifiutare un'idea, a considerare normale e preferibile qualcosa e diffidare di qualcos'altro.
Le discipline a cui facciamo riferimento hanno codificato tutti gli automatismi di cui sopra e hanno capito che i risultati non si ottengono combattendo la natura delle cose ma rispettandola e usandola in modo etico ed ecologico a dimensione e rispetto dell'uomo e della natura umana.
Discipline di Riferimento
Neuroscienze
Studiano il sistema nervoso e il cervello. Antonio Damasio ha dimostrato come le emozioni e i processi neurologici influenzino il processo decisionale.
Economia Comportamentale
Sviluppata da Daniel Kahneman e Amos Tversky, integra gli studi della psicologia nell'analisi economica, introducendo i Bias cognitivi.
Architettura delle Scelte
Richard Thaler e Cass Sunstein si concentrano su come la presentazione delle opzioni influenzi le decisioni. Base del "nudging".
Principi di Persuasione
Robert Cialdini ha identificato 7 principi chiave: reciprocità, impegno e coerenza, riprova sociale, autorità, simpatia, scarsità, unità.
Queste discipline, interconnesse, offrono preziosi strumenti e danno una linea chiara sia su come le persone prendono decisioni, sia su come queste possono essere aiutate quando la naturale resistenza al cambiamento rispetto allo status quo diventa un ostacolo naturale.
L'Importanza del Contesto
Tutti conosciamo il detto "l'abito non fa il monaco" ma non tutti sappiamo che, nella realtà, invece, "l'abito fa il monaco" eccome. La presentazione di un piatto può far valere la percezione della correttezza di un prezzo più alto, ma questa presentazione influenza anche la nostra percezione sul gusto e sulla bontà degli ingredienti.
Al netto della volontà di chicchessia di influenzarci, noi sappiamo che il modello culturale collegato al luogo e al periodo storico in cui viviamo determina in larga parte ciò che rientra nel nostro range percettivo di "normalità" da ciò che ne esula.
Le nostre linee guida interne e di conseguente condotta esterna, al di là di qualsiasi forma di persuasione, sono prima di tutto contesto dipendenti. Il contesto è l'agente persuasore per eccellenza.
Questo lo rende il principale contenitore del cambiamento anche in condizioni in cui vi è una difficoltà di adattamento da parte del sistema nel rapporto con la persona con disabilità e, viceversa, della persona con disabilità verso il contesto.
Soluzioni Pratiche e Contestuali
Il contesto, in questo senso, è il veicolo di quella informazione implicita e implicante che determina, per ognuno, le regole di adattamento ad esso. Regole che ognuno di noi trova in seno al proprio modello del mondo ideale che, se disattese, possono essere fonte di grande disagio derivato dalla sensazione interna di essere inadeguato, "fuori luogo" e/o "un pesce fuor d'acqua".
In tal senso il contesto è "la comunicazione non verbale" di un messaggio più ampio che determina e definisce in che modo, specificatamente, vada interpretato il messaggio stesso e a quali regole interne afferire per adattarvisi.
Azioni Positive: Due Direzioni Strategiche
Le azioni positive sono pertanto da indirizzarsi in due specifiche direzioni:
Normalizzazione per Esposizione
Per quanto non possa allargare, se non entro certi limiti, il contenitore dell'ingroup, può invece indurre una percezione neutra di determinate caratteristiche, ivi compresa la disabilità.
Disegnazione del Contesto
Comunicare in modo sottinteso sia la nuova cornice del quadro, sia le regole implicite, non dichiarate, che si attivano in automatico, per adattamento, che portano ad una nuova linea di status quo e normalità.
Esempio Pratico: Il Paradosso dei Bagni
Pensiamo al sedile di un'auto. Quest'ultimo è progettato per assolvere al suo compito, sia in presenza di persone alte che di persone basse, attraverso delle regolazioni. Questo, a livello di percezione, implicitamente, normalizza la differenza fra alti e bassi.
Se ragionassimo in termini di economia comportamentale, a questa stregua, risulterebbe evidente che facciamo questa cosa con i "bagni per i portatori di disabilità". La struttura stessa del contesto comunica anormalità mentre pensiamo quanto sia cosa buona e giusta che costoro (implicitamente outgroup) vedano soddisfatto il diritto di avere uno spazio adatto alle loro esigenze.
Uno studioso di analisi comportamentale che abbia una minima base di quanto esposto sopra non può che rabbrividire all'idea di questa doppia linea di comunicazione; una implicita nel contesto che racconta la diversità e una esplicita nelle dichiarazioni che parla di inclusione, creando così una forma di confusione subconscia alla stregua di un doppio legame psicologico.
Comunicazione e Polarizzazione
Non ci si può stupire nel 2024 del fatto che una comunicazione polarizzante generi polarizzazione. Non si può pretendere che il feedback di una comunicazione polare sia qualcosa di diverso da una esasperazione delle posizioni che porta a polarizzazione.
Quando pensiamo ad un progetto che sia propedeutico e faciliti l'inclusione, abbiamo certamente bisogno di norme che costringano gli attori di discriminazione ad una presa di responsabilità dal punto di vista legale, ripristinando di fatto lo stato di Diritto.
Conclusioni e Proposte Operative
Abbiamo altresì il dovere, dall'altro lato, di provvedere nel rispetto della natura umana, ad accompagnare questo processo di normalizzazione e neutralizzazione, quantomeno evitando di comunicare implicitamente ed esplicitamente in modo non coerente e appropriato.
Questo significa che, a livello normativo, vanno previste delle figure che siano professionalizzate proprio in queste direzioni a partire dalla Pubblica Amministrazione e a partire dai Dirigenti di quest'ultima.
Figure Professionali Necessarie
Esperti in Interazioni Umane
Figure formate in termini di interazioni umane e negoziazione, di architettura delle scelte, economia comportamentale, principi di persuasione, intelligenza linguistica, che siano in grado di indirizzare le loro professionalità specifiche verso lo scopo di costruire il contesto voluto.
Progettisti di Ambienti Inclusivi
Figure che siano e vengano messe in condizione di progettare gli ambienti/contesto in tal senso come ingegneri, architetti e arredatori specializzati in design universale.
Specialisti in Comunicazione Strategica
Figure in grado di progettare e mettere a terra una forma di comunicazione che faccia da linea guida su come si interagisce implicitamente in quell'ambiente. Specialisti in comunicazione strategica e intelligenza linguistica.
Facilitatori del Cambiamento
Psicologi del lavoro, counselor, negoziatori e formatori (sia per la dirigenza che per i lavoratori) che permettano di costruire quell'ambiente etico ed ecologico dentro cui viene spontaneo ed istintivo adattarsi.
Figure quindi che permettano di costruire quell'ambiente etico ed ecologico dentro cui viene spontaneo ed istintivo adattarsi. Adattamento che, avvenendo nel pieno rispetto Etico della nostra "etologia" (parte animale) e psicologia, fa in modo che queste non siano parole astratte, scese dal cielo in forma di grandi principi, ma che abbiano strumenti funzionali a farle atterrare senza schiantarsi nella praticità del suolo.
"Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"— Dante Alighieri
Sintesi delle Raccomandazioni
Raccomandazioni Operative
- Implementare un approccio scientifico basato su neuroscienze ed economia comportamentale
- Formare figure professionali specializzate in architettura delle scelte inclusive
- Progettare contesti che normalizzino la diversità attraverso design universale
- Sviluppare comunicazioni coerenti che evitino doppi legami
- Utilizzare la normalizzazione per esposizione per ridurre automatismi discriminatori
Riferimenti Bibliografici e Normativi
Normativa di Riferimento
- • Decreto Legislativo n. 20/2024 - Autorità Garante Disabilità
- • Decreto Legislativo n. 62/2024 - Accomodamenti Ragionevoli
- • Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità